Villa Farnese di Caprarola è uno dei palazzi più belli di Italia e del mondo, ed è rinomata soprattutto per i giardini che la circondano.

Situata sui Monti Cimini, nei pressi di Roma, il palazzo è uno degli esempi più importanti di architettura di tipo manieristico in Italia: la sua origine si deve all’ingerenza del cardinale Alessandro Farnese il Giovane, che commissionò all’allora famoso architetto Jacopo Barozzi da Vignola il completamento del progetto di costruzione di questa villa, precedentemente commissionata dal nonno.

All’inizio l’intento era di costruire un palazzo fortificato, che servisse ai Farnese come luogo in cui rifugiarsi durante le guerre, ma poi Vignola lo trasformò in una villa estiva, mantenendo però l’antica pianta pentagonale del palazzo. La bravura del Vignola si risconta soprattutto nell’organizzazione alla francese dei giardini, divisi in giardini bassi e giardini alti.

I giardini alti o Orti Farnesiani, caratterizzati dal gusto tardo-rinascimentale con cui vennero progettati, sono posti alle spalle del palazzo, sul colle su cui sorge la villa. Le fontane che ornavano questi splendidi giardini venivano alimentata dalle sorgenti naturali, che si trovavano in collina.

Gli Orti erano collegati ai giardini bassi o giardini segreti, per via del carattere intimo e privato, da una serie di ponti che attraversano un lungo fossato. I giardini segreti si ottennero dal livellamento di una parte della collina e anche questi seguono la pianta quadrata dei giardini alti. Al loro interno si trovano statue di pregevole fattura come quelle dei Satiri o della Venere che sorge dal mare. La particolarità di questo luogo sono anche i suoi labirinti di siepi, alcuni dei pochi sopravvissuti in Italia, insieme a quello di Villa Pisani in Veneto.

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