Porto Selvaggio si trova sul litorale ionico salentino è rappresenta una località dove la qualità ambientale e la natura incontaminata dominano imperturbate.

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L’oasi di Porto Selvaggio è parte integrante del comune di Nardò, in provincia di Lecce, e si estende da Torre dell’Alto fino a Sant’Isidoro terminando con la Palude del Capitano.

Questo parco naturale offre paesaggi unici ed una tipica vegetazione di macchia mediterranea. Grazie al suo litorale intatto, alle sue spiagge sempre pulite ed alla sua meravigliosa pineta, Porto Selvaggio ha ottenuto il massimo riconoscimento con l’assegnazione di cinque vele a conferma delle sue bellezze naturalistiche ed ambientali.

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Una vacanza in Salento non sarà completa senza aver visitato l’immenso parco, di circa 1000 ettari, di Porto Selvaggio. Per arrivarci basterà seguire le indicazioni per Porto Cesareo, a circa 1 chilometro da Santa Caterina si dovrà proseguire per Villa Tafuro presso la quale vi è uno degli accessi per il parco.

Una volta entrati, rimarrete affascinati dai paesaggi che offre, dalla natura circostante, dalla sua affascinante baia composta di piccoli sassi, dagli scogli e dalle insenature dove è possibile fare bagni e tuffi.
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L’Oasi di Porto Selvaggio comprende la Palude del Capitano, la Torre Inserraglio, la Baia di Uluzzo ed affascinanti grotte tra cui quella di Torre dell’Alto, la Grotta Capelvenere, la Grotta di Uluzzo e quella del Cavallo.
Consigliabile visitare la Palude del Capitano, nei pressi di Torre Sant’Isidoro, con la finalità di respirare silenzio e tranquillità ammirando uccelli, diverse varietà di vegetazione e nella limpida acqua salmastra un’infinità di pesci.

Da non perdere la Torre Inserraglio con le sue coste rocciose, selvagge, frastagliate ed i suoi spettacolari dirupi. Meravigliosa la sua grande pineta, i suoi angoli suggestivi al riparo dal vento grazie alle sue elevate scogliere e la limpidezza del suo mare.
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Da ammirare la Baia di Uluzzo, senz’ombra di dubbio uno dei luoghi più affascinanti del Salento. Raggiungibile percorrendo alcuni sentieri scoscesi, durante il tragitto si potranno apprezzare angoli suggestivi, fare dei tuffi ad un’altezza importante e rimanere senza fiato davanti ad un orizzonte infinito ricco di colori.

Da non tralasciare, all’interno della Bai di Uluzzo, la Grotta del Cavallo. Nei suoi dieci metri di stratigrafia sono stati riportati alla luce reperti storici risalenti al periodo Pleistocene ed Olocene.

Meritevole di una visita anche la Grotta Capelvenere che deve il suo nome all’omonima felce che cresce sia al suo interno che sul territorio circostante. Si accede ad essa tramite una scala nei pressi di Torre dell’Alto. Qui furono ritrovati reperti del periodo Neanderthaliano.

Spettacolare la grotta della Torre dell’Alto con il suo dirupo alto più di 50 metri e quella di Marras nei pressi della sua parete verticale. Qui, con un’immersione, si possono ammirare sia i giochi di luce creati dall’acqua che scorre tra le fessure delle rocce che i passaggi comunicati tra numerose grotte semi sommerse. Scoprirete un’acqua verde smeraldo ed una fauna e flora marina straordinarie.

Giorni di vacanza presso l’Oasi di Porto Selvaggio assicureranno momenti indimenticabili ed emozioni esclusive tanto da desiderare di ritornarci al più presto!

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