Se vi trovate nel Sud Italia e volete conoscere cosa caratterizza il territorio, dovete fare una sosta ad Alberobello, la città dei trulli, in Puglia. Sono delle costruzioni dalla particolare forma architettonica che rendono le vie della città uniche nel suo genere.

Il termine trullo, o “truddhu” come veniva chiamato nell’antichità dagli abitanti, comparve per la prima volta nelle bibliografie dell’Ottocento, solo nel 1900 rientrò nel vocabolario della Lingua Italiana.

Trullo significa cupola, infatti, le costruzioni a secco tipiche dell’Altosalento e delle Murge erano semplicemente “casedde”, piccole case costruite con un materiale facile da reperire in quelle zone: la pietra calcarea. La loro costruzione risale al XVII secolo quando i conti Conversano, feudatari della zona, consentirono la costruzione di abitazioni senza utilizzo di malta, in modo da essere demoliti e ricostruiti in caso di ispezione regìa. Questo fu uno stratagemma per sfuggire al pagamento di una tassa al re per ogni nuova costruzione in loco. Ancora una volta l’ingegno e la creatività italiana hanno creato un paesaggio unico, tanto da essere parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO.

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Secondo antiche legende, i trulli di Alberobello hanno origini millenarie. In Turchia esiste un paese interamente costituito da trulli, Harran, dal quale Abramo partì per raggiungere, con il suo popolo, la terra di Caraan. Con la conquista bizantina della Puglia, e l’insediamento nella zona di Bari e Taranto, è probabile che le antiche tecniche di costruzione siano state introdotte anche in Italia. In questo modo l’origine del trullo risalirebbe a mille anni prima della nascita di Cristo.

Nonostante le legende narrano di origini millenarie, l’utilizzo dei trulli è moderno ed attuale. I due quartieri interamente costruiti con trulli, Rione Monti  e Rione Aia Piccola, ospitano negozi di oggetti tipici, ristoranti e B&B.

I trulli di Alberobello sono un fiore all’occhiello della Puglia, ed insieme ai Sassi di Matera, sono due località meridionali selezionate dall’UNESCO per entrare nel patrimonio mondiale. Tappe imperdibili, insieme al Salento, per una vacanza all’insegna della cultura italiana.

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